Safe guarding

FARE SALUTE SSD ARL

Codici di condotta

Modalità di prevenzione e gestione del rischio in relazione ai fenomeni di abusi, violenze e discriminazioni, protocolli di contenimento del rischio stesso e la gestione delle segnalazioni, gli obblighi informativi in materia:

FARE SALUTE SSD ARL svolge la propria attività presso lo Sporting club di Cupramontana AN, il paese conta 4300 abitanti con un bacino di utenza pari a circa 10.000 persone. Il centro ha una superficie complessiva di 500 mq ed è diviso in tre ambienti principali: palestra attrezzata, zona libera corsi e piscina. Ci sono 5 spogliatoi tre dedicati alla zona palestre e due alla zona piscina, gli ambienti sono dislocati su due piani diversi e sono collegati da un ascensore/montacarichi. Si svolgono presso lo Sporting club attività rivolte a bambini a partire da pochi mesi di età con le attività in piscina ai corsi di nuoto per bambini dai 3 a i 10/12 anni, corsi di danza rivolti a bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni, corsi di kick boxing per bambini dai 6 ai 12 anni, oltre ad attività di pesistica rivolte ad adolescenti. Il centro svolge attività per adulti sia in piscina che nelle palestre.
FARE SALUTE intende contrastare fenomeni di abuso, violenza e discriminazione, con la presenza continua di personale durante tutte le attività organizzate sia di gruppo (in piscina e palestra libera) che singole svolte in sala attrezzi.

Prevenzione e gestione dei rischi

Sono state individuate specifiche aree di rischio negli spogliatoi e negli spazi comuni del centro, in tal senso FARE SALUTE, per evitare incroci negli spogliatoi tra adulti e minorenni, organizza in piscina orari differenziati a giorni alterni al fine di prevenire rischi in tal senso, evitando di far coincidere la presenza di adulti con minorenni, inoltre durante lo svolgimento delle attività natatorie rivolte ai minorenni garantisce la presenza sul piano vasca e negli spogliatoi ai genitori e/o accompagnatori. I frequentatori minorenni dei corsi in palestra (danza, kick boxing) utilizzano uno spogliatoio al piano terra disposto nelle vicinanze del desk informativo dove c’è la continua presenza di un operatore. Tutte le attività in palestra possono essere seguite dai genitori da una porta vetrata e vengono saltuariamente organizzate lezioni aperte agli stessi. Le manifestazioni organizzate durante l’anno sportivo, ovvero: saggi di danza, di nuoto, consegna cinture vengono svolte sempre alla presenza di più istruttrici ed istruttori e dei responsabili della FARE SALUTE nelle figure dei soci. FARE SALUTE promuoverà la frequenza dei corsi di aggiornamento annuali previsti dall’Ente di affiliazione in materia di safeguarding;
FARE SALUTE intende servirsi della consulenza psicologica o psico-terapeutica, per i propri tesserati, di un professionista; oltre che di una figura medica al fine di assicurare il riscontro di segni e indicatori delle lesioni, delle violenze e degli abusi da attivare senza indugio, nel rispetto della disciplina vigente.
FARE SALUTE adotta adeguati strumenti per il pieno sviluppo della persona-atleta e la sua effettiva partecipazione all’attività sportiva; anche attraverso l’uso del gioco come strategia didattica di insegnamento, oltre all’adozione di adeguati strumenti per l’inclusione e la valorizzazione delle diversità dei tesserati;
FARE SALUTE per le categorie al di sotto dei 6/7 anni di età prevede, durante le attività in piscina, la presenza di due istruttori in contemporanea per poter garantire interventi personalizzati.

Il personale è stato attentamente informato dell’esistenza di tale documento per allinearsi ad un comportamento condiviso e responsabile in ambito endo associativo, oltre che in materia di prevenzione, di contrasto di abusi, violenze e discriminazioni;
Il personale è consapevole delle conseguenze derivanti dalla violazione delle disposizioni e dei protocolli in materia di abusi, violenze e discriminazioni;
FARE SALUTE adotta adeguate misure finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza di genere, diversità e inclusione nonché al monitoraggio periodico dei risultati;
FARE SALUTE adotta misure idonee a garantire il coordinamento con le politiche di safeguarding promosse dalla Presidenza nazionale CSI APS; i) valutazioni annuali del documento adottato, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine risolvere le criticità riscontrate.
Il documento adottato garantisce l’accesso al referente di FARE SALUTE nonché ai referenti per le politiche di safeguarding alle informazioni e alle strutture sportive, anche mediante audizioni e ispezioni senza preavviso, nonché favorendo la collaborazione di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva.
Contemplano i requisiti, le procedure per la nomina e le funzioni dei referenti per le politiche di safeguarding.
Tale documento viene promulgato nella struttura con apposite postazioni dove è possibile leggerne il contenuto e sul sito internet istituzionale, in particolar modo, per la segnalazione di eventuali comportamenti lesivi o comunque inosservanti dei suddetti protocolli organizzativi e gestionali;
Nel contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni FARE SALUTE ha indicato nel proprio presidente il referente per le comunicazioni in tal senso, tali da permettere una RISPOSTA RAPIDA in ambito associativo in caso di presunti comportamenti lesivi. Il presidente adotterà provvedimenti adeguati in caso di violazione dei protocolli di cui al documento adottato garantendo la riservatezza delle segnalazioni nonché la tempestiva ed efficace gestione delle stesse. Tenendo in particolare considerazione la natura e la gravità delle violazioni, il numero di violazioni ovvero qualsiasi altra circostanza rilevante (quali la minore età, le condizioni o menomazioni psico-fisiche della vittima), ferme restando le procedure e le sanzioni previste dal Centro Sportivo Italiano. L’obbligo, al momento del tesseramento, di informare il tesserato o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, del modello organizzativo e delle misure di prevenzione e contrasto adottate; adeguate misure per la diffusione e pubblicizzazione periodica presso i tesserati delle procedure per la segnalazione di eventuali comportamenti lesivi; adeguate misure per la diffusione di o l’accesso a materiali informativi finalizzati alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele; adeguate misure per la diffusione o l’accesso a materiali informativi finalizzati alla sensibilizzazione su e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi; un’adeguata informativa ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, con riferimento alle specifiche misure adottate per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive; adeguate misure per la diffusione e pubblicizzazione presso i tesserati di ogni altra politica di safeguarding adottata dal Centro Sportivo Italiano APS e dall’Affiliata. FARE SALUTE è impegnata per la creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo per tutti/e, per la rimozione degli ostacoli che impediscano l’espressione delle potenzialità degli atleti o la realizzazione di un ambiente sportivo sano, sicuro e inclusivo, per la prevenzione concreta dei rischi di abuso, violenza e discriminazione, tenendo conto delle caratteristiche della nostra società, inoltre, promuovono ogni altra iniziativa, misura o procedura necessaria all’osservanza di quanto previsto dalle disposizioni di cui al d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021 e al d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021, dalle disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI e dal Centro Sportivo Italiano in materia nonché, più in generale, necessaria alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione, in relazione alle specificità della disciplina sportiva praticata, alle caratteristiche della nostra società.

FARE SALUTE indica i contenuti minimi e codici di condotta

1. I codici di cui all’articolo precedente stabiliscono obblighi, divieti, standard di condotta e buone pratiche finalizzate:
a. al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza;
b. all’educazione, alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;
c. alla piena consapevolezza di tutti/e i/le tesserati/e in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
d. alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità e il rispetto dei diritti dei tesserati, in particolare se minori; e. alla valorizzazione delle diversità;
f. alla promozione del pieno sviluppo della persona-atleta, in particolare se minore;
g. alla promozione da parte di dirigenti e tecnici al benessere dell’atleta;
h. alla effettiva partecipazione di ogni atleta all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
i. alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione.
2. I codici di cui all’articolo precedente prevedono inoltre disposizioni:
a. per la rimozione degli ostacoli che impediscano la promozione del benessere dell’atleta, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dello stesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
b. per la rimozione degli ostacoli che impediscano la partecipazione dell’atleta alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
3. Nella realizzazione delle finalità di cui sopra e in particolare della prevenzione e contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, i codici stabiliscono altresì:
a. le fattispecie, le tutele e le sanzioni disciplinari associative applicabili in caso di violazione, ivi compresa la sospensione cautelare dalle attività sportive, fermi i provvedimenti degli Organi di giustizia associativa, sulla base delle procedure e delle policies adottate dal Centro Sportivo Italiano APS;
b. apposite procedure di selezione degli operatori sportivi, anche al fine di garantire che i candidati siano idonei ad operare nell’ambito delle attività giovanili e in diretto contatto con i tesserati minori, se del caso;
c. la verifica minime, precedenti all’impiego nonché periodiche, a carico di FARE SALUTE nelle procedure di cui alla lettera precedente e la conservazione della relativa documentazione, nel rispetto della normativa vigente;
d. adeguati obblighi informativi per la diffusione delle disposizioni e dei protocolli relativi alla protezione dei minori, anche mediante corsi di formazione e corsi di aggiornamento annuali dedicati a tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive e relative ai tesserati minori;
e. disposizioni che assicurino la riservatezza della documentazione o delle informazioni comunque ricevute o reperite relative a eventuali segnalazioni o denunce di violazione del Codice. Art. 3. Doveri e obblighi dei tesserati 1.
Sono doveri e obblighi a carico di tutti i tesserati:
a) comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntate al rispetto nei confronti degli altri tesserati;
b) astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
c) garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
d) impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri tesserati nei percorsi educativi e formativi;
e) impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
f) instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero loro delegati;
g) prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
h) affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;
i) collaborare con gli altri tesserati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
j) segnalare senza indugio al referente designato situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Doveri e obblighi dei dirigenti sportivi e tecnici 1.
Sono doveri e obblighi a carico dei dirigenti sportivi e dei tecnici:
a) agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
b) astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei tesserati, specie se minori;
c) contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, in particolare se minori;
d) evitare ogni contatto fisico non necessario con i tesserati, in particolare se minori;
e) promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
f) astenersi dal creare situazioni di intimità con il tesserato minore;
g) porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
h) comunicare e condividere con il tesserato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
i) astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore, anche mediante social network;
j) interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il referente designato;
k) impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
l) segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti loro affidati;
m) dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
n) sostenere i valori del sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei tesserati;
o) conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
p) astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati; q) segnalare senza indugio, al referente designato, situazioni, anche potenziali, che espongano i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Diritti, doveri e obblighi degli atleti
1. Sono diritti, doveri e obblighi a carico degli atleti:
a. rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
b. comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e ai tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri atleti;
c. comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
d. prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri atleti; e. rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri atleti e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;
f. rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici; g. mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
h. riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero ai loro delegati;
i. evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
j. astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al referente designato;
k. segnalare senza indugio, al referente designato, situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.